Port-Royal

Where Are You Now
2015, 6 su 10
http://www.port-royal.it/

Il quarto disco dei PR presenta una buona svolta rispetto ai precedenti suoni elettronici post rock. C’è diverso pop e dance, canzoni molto cantate, e un generale tentativo di rendere le cose più leggere. La cosa fa un po’ storcere il naso, e spiace un po’ che l’eveoluzione li abbia portati verso traiettorie nominalmente più facili e forse vendibili. Rimane un disco ascoltabile, ma deve essere considerato parte di un nuovo corso.

Michael Nyman

War Work: Eight Songs with Film
2015, 6 su 10
http://www.michaelnyman.com/

L’onda lunga della prima guerra mondiale colpisce anche MN. Qui abbiamo una colonna sonora di uno spettacolo con materiale d’epoca appunto sonorizzato e cantato dalla band di MN. Molti sono i brani cantati, con testi presi sostanzialmente da poeti che morirono in quella guerra; molti sono i riferimenti alla tradizione classica, trattata come nei primi lavori di MN (spezzoni presi ed ossessivamente ripetuti e mescolati…). Il risulato complessivo è un po’ freddo, e non si riesce ad entusiasmarsi tanto (mancanza delle immagini? probabile).

Bjork

Vulnicura Strings
Vulnicura Live
2015, 6 su 10
http://bjork.com/

A corredo dell’ultimo disco, a parte i remix, ecco un paio di uscite. La cosa più interessante è la versione dell’album fatta son soli archi: tolti i suoni strambi e blipposi, tuttavia, non è che l’arrangimaneto renda molto più melodiche e accessibli le canzoni. Lungi dall’essere una mancanza, permette di approfondire l’ascolto. Epperò, le cose migliori sono quelle in cui Bjork non canta.
C’è poi un doppio cd di resa live del disco, comprendente, ovviamente, anche qualche vecchio brano, che però non aggiunge molto all’esperienza di ascolto (nel senso che ci sono più archi che sull’originale, molti meno che su Strings).

The Necks

Vertigo
2015, 6 su 10
http://www.thenecks.com/

Sono in tre, vengono dall’Australia e fanno una sorta di jazz avanzato elettronico e sporcato ocn molto altro. Fanno in genere un disco composto da una al massimo due tracce, che però racchiudono in pratica diversi brani, tante sono le variazioni e gli stacchi introdotti. Un magma sonoro che avvolge e a volte cattura, visto che è difficile mantenere alta l’attenzione a lungo. Già ascoltati qualche anno fa, non mostrano tentativi e motivi di cambiamento.

Trasmissione del 30 marzo 2016

Rio Mezzanino, Bachi da pietra, Marco Parente, David Ragghianti, Eleuteria, FermoImmagine, Baustelle, Vinyl Williams, Beirut, Cocorosie, James Lavelle, Phil Collins, Her Name is Calla, Ludovico Einaudi, Massimo Menotti, Arca, Donato Dozzy & Retina.it, Rival Consoles, Moon Zero, Ancestral Voices.

Taylor Deupree & Marcus Fischer

Twine
2015, 6 su 10
http://www.taylordeupree.com/
http://mapmap.ch/

TD continua a produrre dischi in collaborazione, e qui con MF è già al secondo capitolo. Qui ci sono diversi brani basati sostanzialmente su loop di nastri sui quali i due hanno poi inserito altri suoni strumenti e pasticci. Molto medidativo, notturno e tranquillo, il disco riesce nonostante ad interessare e a non perdersi in sottofondo.

Yppah

Tiny Pause
2015, 7 su 10
http://www.yppahmusic.com/

Continua la carriera su Ninja Tune di questo signore statunitense che mescola elettronica, dream e molt oaltro. Con un occhio più verso strumenti e synth vari che ai soli software, qui il disco molto strumentale viaggia sempre vivace e movimentato, senza strafare.

Mercury Rev

The Light In You
2015, 6 su 10
http://www.mercuryrev.com/

Un nuovo disco dopo sette anni di silenzio: i MR premono ancora su atmosfere sinfoniche, oniriche e pop sofisticate, forse troppo. Le melodie e le orchestrazioni ci sono, i suoni tuttavia sembrano un po’ troppo rifiniti, per quanto appunto ben fatti. Rimane un disco piacevole da ascoltare, ma che non mostra passi avanti (e neppure indietro) nella carriera, ma un solido mantenimento delle posizioni.

Venetian Snares

Thank You For Your Consideration
2015, 6 su 10
https://venetiansnares.bandcamp.com/

Dopo un appello ai fan per andare incontro alle sue difficoltà finanziarie, il tenutario della sigla Aaron Funk ha rilasciato (dopo due sole settimane) questo disco, disposnibile su Bandcamp anche gratuitamente. Se pur fosse una raccolta di brani già vecchi, scartati da altri dischi, rimane roba molto buona, senza troppa diversità tra le tracce, sempre nello stile frenetico e a tratti roboante che lo caratterizza. Un buon lavoro, alla fine.

SaffronKeira

Synecdoche
2015, 6 su 10
http://denovali.com/saffronkeira/

Un produttore italiano che pubblica (e non è la prima volta) su Denovali nel pieno suono dell’etichetta. Questo nuovo disco vede molte collaborazioni, ma non snatura la sua musica, sempre piuttosto cupa senza essere disperata, piuttosto evocativa e mai banale.