Julia Holter

Aviary
2018
https://juliaholter.com/

Disco lungo ma per nulla pesante, per varietà interesse e resa. Molti momenti sperimentali, perfino cacofonici, mescolati a istanti più classicamente rock, sempre in maniera raffinata e con piena consapevolezza dei risultati. C’è confusione, ma voluta, c’è rumore, ma voluto, c’è ambient, c’è pop. Molte cose, mai a caso, coerenti. Bel disco.

The Future Sound Of London

Archived 9
2018
http://www.futuresoundoflondon.com/

Altri 17 brani inediti per più di un’ora di ascolto, tratte dagli archivi dei FSOL tra gli anni novanta e tempi recenti. Valgono le stesse cose che per gli altri arcihivi precedenti, sempre di buona qualità, ma decisamente risapute e a tratti vecchiotte. Buono per l’ascolto, ma tutt’altro che memorabile.

Spirit Fest

Anohito
2018
https://spiritfest.bandcamp.com/

SF è una sorta di supergruppo, con membri di Tenniscoats e Notwist, dove però i membri dei primi prevalgono, e i secondi collaborano. Ecco quindi che i brani ricordano più i primi che i secondi, con le classiche atmosfere di pop elettronico con sfumature esotiche giapponesi e solo qualche momento più sporco ed interessante. Si ascolta bene, si intende, ma con leggerezza.

Giorgio Canali & Rossofuoco

Undici canzoni di merda con la pioggia dentro
2018
https://www.facebook.com/Giorgio-Canali-40923321642/

Dopo le esperienze con CCCP CSI PGR, GC ha trovato la sua dimensione solista (si fa per dire, spesso in compagnia dei R) in una serie di dischi di cui questo è l’ultimo in ordine di tempo. E ci sono undici canzoni, appunto, con più attenzione ai testi ed alle tematiche che alle musiche e melodie, di generico accompagnamento, e con molta disillussione all’interno. Un disco giovanilista di un grande vecchio.

Any Other

Two, Geography
2018
https://www.facebook.com/anyotherband/

Secondo lavoro per la band milanese, emanazione diretta della cantautrice Adele Nigro. Siamo rock folk molto ma molto indie, sulla falsariga di diverse cantautrici statunitensi, pur mantenedo una intensa autenticità. Buon lavoro sulle musiche, non banali a supporto del cantato, spesso sofferto e altre volte con tematiche riflessive e introspettive.

Dorian Concept

The Nature of Imitation
2018
http://dorianconcept.com/

Già collaboratore di Flying Lotus e Cinematic Orchestra, terzo disco per il produttore elettronico austriaco DC. Jazz astratto, campionamenti
sparsi e una congrua dose di varietà di stili e ritmi, anche all’interno di uno stesso brano, rendono l’ascolto piacevole ed interessante, dove qualche momento di stanca è subito accantonato a favore di pregevoli suoni e finanche melodie.

Death Cab For Cutie

Thank You For Today
2018
https://deathcabforcutie.com/

Ridendo e scherzando, siamo al nono disco per DCFC. E se da una parte la voce e l’incedere pop sono sempre simpatici ed interessanti, dall’altra la formula mostra i limiti, e le canzoni si susseguono con il pilota automatico, senza differenze particolari, rispecchiandosi troppo nei lavori precedenti.

Animal Collective

Tangerine Reef
2018
http://www.myanimalhome.net/

Ancora una colonna sonora di un documentario acquatico, suoni liquidi e qualche volta melmosi, pur centrati attorno al loro folk sghembo e sopra le righe, che risulta avvitato su se stesso, noiosetto e a tratti ripetitivo. Se continuano così, ce li perdiamo…

Craig Armstrong

Sun On You
2018
http://craigarmstrong.com/

Tra colonne sonore, collaborazioni e dischi solisti, ormai CA ha una lunga storia discografica. Qui il lavoro è di stampo neo-classical, molto piano e un po’ di elettronica, ma il risultato è piuttosto scialbo e poco coinvolgente, non riuscendo a catturare l’attenzione e rimanendo troppo in sottofondo.

Riccardo Onori

Sonoristan
2018
http://www.riccardoonori.it

Storico collaboratore di Jovanotti, ma anche assieme a Bollani, Irene Grandi e molti altri, realizza qui il suo primo disco da solo. Si tratta di un disco “World” più nelle collaborazioni che di fatto, l’esotismo ha sì una parte ma non prende il sopravvento, ci sono buone composizioni, piacevoli e divertenti, forse un po’ troppo leggere visti i punti di partenza.