Ólafur Arnalds

re:member
2018
http://olafurarnalds.com/

Il nuovo disco nel neoclassico islandese è molto concettuale nella costruzione (un software ad hoc per pilotare altri strumenti con musica generativa associata a ciò che sta suonando in quel momento) ma piuttosto usuale nei risultati: molte parti acustiche, spesso tastiere o pianoforte, con elettronica ad arricchire. Ancora una volta, una buon risultato, ma rimane sempre la sensazione che potrebbe essere molto ma molto meglio.

Ólafur Arnalds

Eulogy for Evolution 2017
2017, 7 su 10
http://olafurarnalds.com/

A dieci anni di distanza dalla prima pubblicazione, esce rimasterizzato il primo disco di OA. Ed è bello come allora.

Ólafur Arnalds

Island Songs
2016, 7 su 10
http://olafurarnalds.com/
http://www.islandsongs.is

Un progetto musicale, un viaggio, una esplorazione dell’Islanda compiuta con diversi collaboratori in sette settimane (e sette brani), nel tentativo di rendere le atmosfere dei luoghi. Risultato ottimo ed interessante (come sempre, nel caso di OA), mai banale anche considerando che il progetto, tutto sommato, non è originale.

Olafur Arnalds

LateNightTales
2016, 7 su 10
http://olafurarnalds.com/

Dopo Nils Frahm, anche OA si cimenta nella realizzazione di un disco di questa longeva serie di compilation. Colleziona una buona serie di cose notevole, diverse sono sue, da solo o in compagnia, altre sono di suoi compaesani o compagni d’etichetta, qualcosa è una sorpresa. Il risultato è una scaletta interessante nonostante molti punti già sentiti, pregevole per la scelta e l’atmosfera tutta.

Ólafur Arnalds & Nils Frahm

Collaborative Works
2015, 7 su 10
http://arnaldsfrahm.com/

Un doppio CD che raccoglie i precedenti lavori in comune di OA e NF, più un secondo CD con diverse tracce inedite (la colonna sonora di un loro film fatta di diverse improvvisazioni). Alta qualità già nota per la prima parte, un po’ stiracchiato il secondo CD. Ottimo comunque per chi non ha i lavori precedenti.

Ólafur Arnalds – Alice Sara Ott

The Chopin Project
2015
http://olafurarnalds.com/
http://www.alicesaraott.com/

Qui abbiamo il multiversatile islandese OA che si unisce alla pianista nippo-tedesca per suonare Chopin. E un paio di brani originali di OA, che non sapresti dire quali sono dell’uno e quali dell’altro. Musica classica nella forma più classica, per il quale, ancora, non ho mezzi per giudicarne bontà o cattiveria.

Olafur Arnalds

Broadchurch OST
2015, 8 su 10
http://olafurarnalds.com/

Era già uscito un EP con alcune musiche di questo telefilm. Mi sembrava un’opera minore. Ma ora, con questa seconda uscita (che riprende i brani dello EP e ci aggiunge le musiche ulteriori della seconda serie), e soprattutto, avendo visto il telefilm, si può dire che si tratta di un lavoro sì funzionale alle immagini, con tutte la patina dolente di umanità spesso perdente raccontata, che si esalta nei crescendo drammatici e nei ritmi incalzanti, insomma una delle migliori colonne sonore che abbia mai incontrato.

Ólafur Arnalds

Only The Winds – The Remixes EP
2014, 7 su 10
http://olafurarnalds.com/

Quattro remix del brano contenuto nell’ultimo disco, i vincitori di un contest. Dato il punto di partenza, di alta qualità, anche i risultati sono piuttosto buoni, visto anche la discreta variertà degli approcci.

Ólafur Arnalds

Gimme Shelter
2014, 6 su 10
http://olafurarnalds.com/

Colonna sonora di un film del 2013 (di cui ignoro l’eventuale distribuzione italiana), ne ha tutte le caratteristiche: brani strumentali senza troppa struttura, destinati ad accompagnare e sottolineare le scene. Dal punto di vista cinematografico è una ottima colonna sonora, aiuta la scena senza soverchiarla e senza appesantirla. Dal punto di vista musicale, un po’ leggerino. Ma è sempre Olafur…

Ólafur Arnalds

For Now I Am WinterDaytrotter Session - Good Danny's  4_8_2013Broadchurch (Music From the Original Soundtrack)
For Now I Am Winter
Daytrotter Session – Good Danny’s 4/8/2013
Broadchurch (Music From the Original Soundtrack)
2013, 8 su 10
http://olafurarnalds.com/

Tre uscite tre in poco tempo per l’autore islandese. Il primo è il nuovo disco ufficiale, il secondo è una session radiofonica, il terzo è la colonna sonora di un telefilm inglese. Come è abbastanza giusto, sono tutti piuttosto simili, con alternanza di strumentali e di cantate. Musica classica con molti elementi pop, pianoforte princpalmente, ma non mancano arrangiamenti anche importanti, soprattuto elettronica e percussioni. Ecco, proprio un bel disco, a cui gli altri due lavori (più brevi, e tutto sommato derivati, almeno a livello concettuale, dal disco ufficiale) fanno degno contorno.