Antony And The Johnsons

Turning
2014, 6 su 10
http://www.antonyandthejohnsons.com/

Esce in CD e DVD questo film-concerto-documentario su A&TJ. Il punto di partenza è un concerto a Londra nel 2006 (e quindi la scelta del repertorio è quella dei primi dischi…), un paio di inediti e un documentario di supporto. Va da sé che il risultato non si discute, ma abbiamo ancora materiale di repertorio, che fa storcere un po’ la bocca a chi vorrebbe roba nuova.

Aidan Baker

Triptychs: Variations on a Melody
2014, 6 su 10
http://www.aidanbaker.org

Un disco piuttosto concettuale, incentrato sulla ripetizione sulla variazione, trittici ispirate alle Gymnopédies di Erik Satie. La cosa appare riuscita perché i brani funzionano anche da soli, nonostante l’atmosfera triste e spesso funerea. La tensione creata e la strumentazione utilizzata riescono a catturare l’attenzione nonostante l’impianto cerebrale.

Thom Yorke

Tomorrow’s Modern Boxes
2014, 6 su 10
http://tomorrowsmodernboxes.com/

Non annunciato e distribuito peculiarmente, TY non finisce di apparire strambo. Più strambo della sua musica, tuttavia, visto che qui abbiamo una manciata di brani che ricalcano, in maniera più asciutta senza troppi orpelli musicali (ma con densa elettronica) le opera degli ultimi Radiohead e di TY stesso, a metà strada tra canzoni pop e sperimentazione elettronica.

My Brightest Diamond

This Is My Hand
2014, 6 su 10
http://www.mybrightestdiamond.com/

Il quarto disco di Shara Worden è un po’ sotto le attesa. Aveva ben alzato il tiro con l’EP che lo anticipava, ma qui abbiamo ancora una classica SW che fa quello che sa fare meglio, senza rischiare e senza particolari novità (a parte qualche stilema da marching band). C’è qualche concessione di troppo al pop (qualche fiato sintetico si poteva evitare), per cui alla fine ci si trova con un bel lavoro ma con un po’ di amaro in bocca.