Her Name Is Calla

Cover
Navigator
2014, 7 su 10
http://hernameiscalla.com/

Terzo disco per il gruppo inglese post-rock-da camera, forse il più semplice ed accessibile. Ci sono buone canzoni e melodie, inseriti elettronici e ruomoristici quanto basta, gnetili brnai che ti accompagnano per un’ora lungo un viaggio, anche da fermi. Uno sviluppo interessante per una band sempre più interessante.

Émilie Simon

Cover
Mue
2014, 6 su 10
http://www.emiliesimon.com/

ES è ormai diventata una cantante pop sofisficata francese. Poco o nulla è rimasto di elettronica, di sperimentazione, di azzardi qui e lì. Fa del pop sofisticato in francesi come molti francesi sanno fare, gradevole all’ascolto, leggero, traspirante, senza lasciare aloni. Lo si ascolta, ci si rinfresca un attimo, e via verso nuove avventure.

Beck

Cover
Morning Phase
2014, 5 su 10
http://www.beck.com/

Il disco di Beck è fondamentalmente acustico, quieto e tranquillo, molto folk, tipicamente folk-rock americano, direi piuttosto tradizionalmente folk-rock americano, tanto da sembrare una scopiazzatura del peggiore folk-rocke dei tardi sessanta-settanta americani. Annoia piuttosto.

Looper

Cover
Matter
2013, 5 su 10
http://www.monotyperecords.com/

Sono in tre, ma non diresti. Nel senso che i suoni sono vermaente pochi, ed occorre usare cuffia o comunque un ambiente molto silenzioso per essere sicuri di ascoltare il disco e non l’ambiente circostante. Una volta capito che fruscii, rumoretti e altri suoni incidentali sono il disco, stante la brevità del tutto (35 minuti) si comincia ad apprezzare l’ambiente creato dai suoni, ma quando le cose sembrano avere un senso, ecco che cambiano, o finiscono. Mah.